Ho potuto sperimentare per la prima volta la pratica Yoga con un gruppo di adolescenti, e sono stata invitata a partecipare alla seconda edizione dello Yoga Festival dedicato ai bambini.
Ho potuto osservare da vicino due approcci per me del tutto nuovi, ad una pratica che punta per prima cosa ad acquisire maggiore consapevolezza del proprio corpo, attraverso il movimento, l'ascolto, il respiro, il silenzio del qui ed ora.
Ho scoperto la magia nascosta nel sorriso di un bambino diventato improvvisamente coccodrillo, o la seriosa espressione di un altro che, d'un tratto, si faceva radice, e poi tronco e chioma e foglie, per trasformarsi in uno splendido e maestoso albero yogico.
Ho visto corpi cambiare letteralmente forma, ho visto occhi curiosi, interessati, ho udito voci vive, ho ascoltato silenzi pieni di significato. Tutto questo è Yoga.
E' la pratica seria di chi crede in quello che fa, e riesce a coinvolgere, ad indicare la strada, senza forzature. Se lo Yoga è trasformazione, ben venga la pratica in tenera età, perché la trasformazione possa avvenire dall'interno su basi solide e perché ognuno di noi diventi presto consapevole di quello che sarà il suo percorso, il suo piccolo pezzo di strada su questa terra.
Perché senza consapevolezza, non siamo vivi.
Grazie a tutti quelli che ogni giorno credono in me, e che, dandomi queste opportunità, mi hanno fatto regali così grandi.
Grazie alle associazioni Filo di Arianna e MAMAzzino.
Namaste.