Dai parola al dolore; la pena che non parla sussurra il cuore sovraccarico e lo spinge a spezzarsi.
William Shakespeare
Il diritto fondamentale del chakra del cuore è semplice, diretto: amare ed essere amati.
Ma come possiamo rispondere a questo bisogno naturale, se il mito prevalente della nostra cultura è un mito di separazione?
Ci vediamo come esseri separati dalla Natura, dalla nostra stessa madre, separati l'uno dall'altro e separati dal divino che alberga in noi. Siamo scollegati, ostili, alienati, sempre sulla difensiva, centrati unicamente su noi stessi. Ciò che ne risulta è un profondo isolamento, una forte limitazione, che ci allontanano dalla nostra fonte spirituale, dal nostro "cuore". Questo non fa altro che bloccare il nostro naturale processo evolutivo.
Per accedere al divino, dobbiamo riconoscere la nostra stessa natura divina e integrare in noi la mente e il corpo, il mistico e il mondano, il sé e l'altro.
L'amore apre la via ad una coscienza più ampia.
L'amore allarga il nostro orizzonte e ci permette di approfondire il rapporto con noi stessi, senza il quale non potremmo entrare in relazione con gli altri.
L'amore ci apre alla contemplazione del sé, che stabilisce una relazione sacra con il nostro io più autentico.
Solo così portiamo alla luce l'esser cosciente e integrato.