Se il corpo cambia, cambia lo spirito, e se lo spirito cambia, il cosmo intero si modifica

martedì 2 ottobre 2018

VISHUDDHI CHAKRA. Vibrando verso l'espressione di sé.



Finché non mi dici quello che odi, non posso essere certo di quello che sto veramente dicendo. 

Robert Maidment








Come ci è possibile ascoltare le nostre vibrazioni individuali, in un mondo assordato dai boati della civiltà? 
Come possiamo esprimere la nostra verità quando si oppone al conformismo istituzionalizzato della conversazione educata? 
Nel regno sottile del quinto chakra, possiamo trovare la pace necessaria per ascoltare la verità che ci portiamo dentro. Ecco il ruolo di questo chakra, collocato nella gola, che ha come scopo primario la comunicazione, l'ascolto, l'espressione della creatività.
Il diritto fondamentale del quinto chakra è dire e ascoltare la verità.

Vishuddhi chakra significa “cerchio completamente puro”, la zona dedicata all’area di purificazione. È il chakra della conoscenza, del ragionamento, dell’espressione, della parola, del pensiero verbale e logico. Raffigura sia la conoscenza intuitiva e spirituale che la capacità logica e verbale per esprimerla. 


Vishuddi è spesso un chakra problematico, proprio per la difficoltà di allineare la realtà con la percezione intuitiva e con la sua espressione verbale. Quello che vediamo ogni giorno è diverso da quello che interpretiamo e ci ricordiamo, che a sua volta è diverso da quello che raccontiamo a noi stessi e agli altri. La realtà è dove noi portiamo l’attenzione, ed è per questo che nello yoga ci insegnano a vivere il momento e, al tempo stesso, distaccarci dalla soggettività. La realtà che ci pervade è diversa per ciascuno di noi.
Ogni immagine della nostra mente è un simbolo mentale qualcosa di reale, e ogni pensiero è una combinazione di questi simboli.
La mente (secondo la filosofia induista manas) ci fa credere “reale“ quello che noi sperimentiamo. La realtà soggettiva è quindi anche quello che creiamo con la nostra mente o quello che amplifichiamo del mondo in cui viviamo.


Vishuddhi è quindi il ponte fra la vita emozionale umana e l’autentico sviluppo spirituale, il cui primo stadio è rappresentato dal sesto e successivo chakra, Ajna. Vishuddhi è il ponte fra Manipura chakra, Anahata chakra e Ajna chakra, lo spirito, la visione e conoscenza spirituale. Tutta la vita è ritmica. La nostra capacità di funzionare come un'unità dipende dalla risonanza delle nostre sottili vibrazioni. Il compito del quinto chakra è quello di accrescere questa risonanza.
Lo stato di risonanza all'interno del corpo/mente è garanzia di salute e vitalità, e ci permette di creare un collegamento, un ponte, con il mondo che ci circonda. Ci permette di espanderci, di ricevere e di rispondere. In quanto autoespressione, è il punto di ingresso tra il mondo interno e il mondo esterno. 

Il segno di un quinto chakra in buona salute è una voce risonante, ritmica, che parla onestamente, chiaramente e consciamente. La conversazione con gli altri è equilibrata e vi è una capacità reale di ascoltare e di rispondere. Solo in presenza di una reale libertà di espressione possiamo comprendere pienamente il nostro processo di individuazione. 
Per vivere pienamente la nostra verità come esseri individuati, bisogna vivere la vita come un atto creativo. La creatività unisce volontà e coscienza e ci fa avanzare verso il futuro. La creatività del quinto chakra è un processo messo in atto consciamente dalla volontà.
Questo risveglio, che corrisponde con la formazione evolutiva del quinto chakra, avviene solitamente tra i 7 e i 12 anni, età in cui il bambino sente la necessità di realizzarsi come essere separato, si muove sicuro nel suo ambiente sociale e vuole contribuire personalmente al mondo che lo circonda. Questo richiede una certa pienezza sistemica, guadagnata negli stadi precedenti dei chakra inferiori. 
Questo movimento verso l'esterno si verifica naturalmente in un sistema sano.
Se il quinto chakra è bloccato, diventiamo un sistema chiuso.
Per questo è essenziale lavorare con le tensioni corporee, al fine di ristabilire la naturale natura riflessiva e vibratoria del corpo. 
Recuperare il corpo significa ristabilire la nostra intonazione individuale, il nostro "suono".

Ecco due posizioni che lavorano sul quinto chakra:

Simhasana (Posizione del Leone). Siedi sui talloni in Virasana. Punta le mani sulle ginocchia, aprendo le dita il più possibile e raddrizza le braccia. Le mani spingono contro le ginocchia. La schiena dritta. Inspira con il naso ed espira dalla bocca: guardando avanti, sgrana gli occhi, spalanca la bocca, tira fuori la lingua il più possibile e espira lentamente dalla bocca. Gli occhi convergono per guardare la punta del naso. Esegui da tre a sei volte, inspirando lentamente ed espirando ancora più lentamente. Oltre a prevenire mal di gola e malattie da raffreddamento, Simhasana rinforza la lingua, il palato, il timbro della voce.


Setu Bandhasana (Posizione del Ponte). Sdraiati sulla schiena, con le gambe piegate e i piedi sul pavimento, i talloni il più possibile vicino ai glutei. Solleva il bacino da terra, spingendo in alto il pube. I piedi spingono in alto e indietro per portare il peso sulle spalle. Tieni il mento verso la gola. In questo modo la gola è “sigillata” e i muscoli del collo ben distesi. Puoi mantenere il respiro rallentato e soffice del guerriero (Ujjayi).

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