Se il corpo cambia, cambia lo spirito, e se lo spirito cambia, il cosmo intero si modifica

giovedì 23 novembre 2017

SANKALPA, OVVERO IL POTERE DELL'INTENZIONE

Sono le nostre intenzioni a creare la vita? 
In questi giorni mi interrogavo su questo concetto, a seguito di qualche notevole "coincidenza". Il mio pensiero si dirigeva su di un preciso campo di interesse, e di li a poco qualcosa accadeva, proprio in quella direzione.

E' quindi il nostro pensiero a generare azione, accadimento?
Il nostro campo energetico interagisce con il mondo esterno. Le nostre vibrazioni influenzano tutto ciò che ci circonda. 
Fin qui nulla di nuovo.
Gli antichi praticanti Yoga erano a conoscenza di questo ben prima della nascita della fisica quantistica, e hanno racchiuso il senso di questo meccanismo potentissimo in una parola: Sankalpa.

il Sankalpa è un proposito, un'intenzione, un pensiero positivo che porta luce nel nostro cammino. Dal sanscrito San – la verità più alta, e Kalpa – promessa o voto, il Sankalpa è un impegno, un proponimento profondo nei confronti della vita.

Divenire consapevoli della potenza dei nostri pensieri cambia immediatamente il nostro modo di porci nei confronti della vita. Così, da spettatori si assume il ruolo di protagonisti.

Ecco dunque qualche consiglio per una pratica che potrebbe auspicabilmente divenire quotidiana.
Scegliamo un luogo tranquillo. Non importa che sia una spiaggia isolata o la vetta di una montagna, è importante che sia un luogo speciale per noi. Troviamo una posizione comoda e facciamo qualche respiro profondo. 
Inspirando, immaginiamo una linea che ci percorre dal pavimento pelvico alla sommità del cranio, e manteniamo per qualche istante la pienezza dell’inspiro.
Qui visualizziamo tutti quei pensieri che possono offuscarci la vista e riempirci la testa. Liberiamo l’espiro e lo accompagniamo mentalmente dalla testa fino al pavimento pelvico, lasciando scivolare anche pensieri e pesantezza verso terra. Rimaniamo sospesi nello svuotarsi dei polmoni, percepiamo lo spazio di silenzio e pace. 
Ripetiamo fino a quando sentiamo la necessità, e poi riprendiamo a respirare naturalmente. Manteniamo lo sguardo rivolto verso l’interno, e attendiamo che il Sankalpa emerga spontaneamente. 

Con questa semplice pratica ci apriremo ad un ascolto non controllato, un ascolto che ci guiderà verso il cuore, e i nostri veri bisogni. 
E allora perché non farlo tutti i giorni? Perché non dovremmo dedicarci un pensiero che ci porta in modo positivo e risolutivo verso la vita?
Le nostre intenzioni creano davvero la nostra vita.
Diamogli spazio per emergere spontaneamente, ascoltiamole, e manteniamole pure.
Come piccoli germogli preziosi.

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