Se il corpo cambia, cambia lo spirito, e se lo spirito cambia, il cosmo intero si modifica

sabato 2 novembre 2019

DOLCETTO O SCHERZETTO?

HALLOWEEN, OGNISSANTI, GIORNO DEI MORTI, SAMHAIN...MA COSA STIAMO FESTEGGIANDO?

In questi giorni le ho sentite proprio tutte!
Ognuno festeggia qualcosa, rifacendosi a tradizioni non sempre note, e che rischiano di perdersi nella notte dei tempi.
E allora facciamo chiarezza! 



Forse non tutti sanno che la festa di Halloween non nasce in America ma ha origini antichissime rintracciabili in Irlanda, quando la verde Erin era dominata dai Celti.
Halloween corrisponde infatti a Samhain, il capodanno celtico. Dall’Irlanda, la tradizione è stata poi esportata negli Stati Uniti dagli emigranti, nel XIX secolo.

I Celti erano sostanzialmente un popolo di pastori. I ritmi della loro vita erano, dunque, scanditi dai tempi che l’allevamento del bestiame imponeva, talvolta diversi da quelli dei campi. Alla fine della stagione estiva, dovevano riportare a valle le loro greggi, per prepararsi all’arrivo dell’inverno e all’inizio del nuovo anno.

L’anno nuovo cominciava 1° novembre, quando terminava ufficialmente la stagione calda ed iniziava la stagione delle tenebre e del freddo, momento in cui ci si chiudeva in casa per molti mesi, trascorrendo il tempo a costruire utensili e a raccontare storie e leggende.
Il passaggio dall’estate all’inverno, e dal vecchio al nuovo anno veniva celebrato con lunghi festeggiamenti, lo Samhain (pronunciato sow-in). 


Era un momento di abbondanza: i frutti dei campi erano assicurati, il bestiame era stato ben nutrito e le scorte per l’inverno erano state preparate. La comunità, quindi, poteva riposarsi e ringraziare gli Dei per la loro generosità. Ciò avveniva tramite lo Samhain, che, inoltre, serviva ad esorcizzare l’arrivo dell’inverno e dei suoi pericoli, unendo e rafforzando la comunità grazie ad un rito di passaggio che propiziasse la benevolenza delle divinità.

La morte era il tema principale della festa, in sintonia con ciò che stava avvenendo in natura: durante la stagione invernale la vita sembra tacere, mentre in realtà si rinnova sottoterra, dove tradizionalmente riposano i morti. 
I Celti credevano che alla vigilia di ogni nuovo anno, cioè il 31 ottobre, Samhain chiamasse a sé tutti gli spiriti dei morti, così che le loro forze potessero unirsi al mondo dei viventi.
Da qui è comprensibile l’accostamento dello Samhain al culto dei morti Cristiano. 
L’avvento del Cristianesimo infatti, non ha del tutto cancellato questa festività, ma si è sovrapposto ad essa. Ed ecco comparire Ognissanti, 1 Novembre, e il Giorno dei Morti, 2 Novembre, dedicato alla memoria delle anime degli scomparsi.Samhain era una celebrazione che univa la paura della morte e degli spiriti all’allegria dei festeggiamenti per la fine del vecchio anno. Durante la notte del 31 ottobre si tenevano dei raduni nei boschi e sulle colline per la cerimonia dell’accensione del Fuoco Sacro e venivano effettuati sacrifici animali.
Vestiti con maschere grottesche, i Celti tornavano al villaggio, facendosi luce con lanterne costituite da cipolle intagliate al cui interno erano poste le braci del Fuoco Sacro (...le moderne zucche di Halloween?)
Dopo questi riti i Celti festeggiavano per 3 giorni, mascherandosi con le pelli degli animali uccisi per spaventare gli spiriti maligni. In Irlanda si diffuse l’usanza di accendere torce e fiaccole fuori dagli usci e di lasciare cibo e latte per le anime dei defunti, che avrebbero reso visita ai propri familiari, affinché potessero rifocillarsi e decidessero di non fare scherzi ai viventi.


Ma che cosa davvero è il caso di ricordare?
DURANTE IL SAMHAIN SI CELEBRA LA MORTE DEL VECCHIO E L’INIZIO DEL NUOVO ANNO, DUE ASPETTI DELLA VITA CHE RAPPRESENTANO LA PURIFICAZIONE E LA RIGENERAZIONE. 
E’ quindi il momento della riflessione interiore per prepararsi al rinnovamento. 
E’ opportuno chiudere tutte le questioni lasciate in sospeso, saldare i debiti, risolvere le controversie; per non lasciare che tutto questo bagaglio pregiudichi la buona sorte dell’anno che deve venire. 
A partire dal 31 ottobre e per circa tre giorni, l’energia della vita e della morte entrano in connessione, l’inizio e la fine diventano un’unica cosa, sono lo stesso punto di uno stesso cerchio. 
E’ importante onorare i defunti per far si che il loro sonno sia tranquillo e senza dispiaceri. Poichè il velo che ci unisce a Samhain si fa più sottile, gli spiriti dei defunti possono tornare a camminare sulla terra per farci visita e questo è il momento in cui i loro messaggi ci raggiungono con molta facilità. 
Apriamo dunque i nostri sensi, rallentiamo. 
Entriamo nell'inverno esprimendo gratitudine per quello che è stato, ma anche desiderio di rinnovamento. Lasciamoci alle spalle inutili attaccamenti, ci sentiremo più leggeri.
I simboli di questa festa sono la zucca, le nocciole e la mela. 

Buon Samhain a tutti e buon nuovo anno!
Namaste

Grazie a - https://www.irlandando.it

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